La
formazione del carattere avviene nel corso delle esperienze
emotive e di relazione con l’ambiente, che il bambino
affronta nei primi anni di vita e che poi consolida
nella sua evoluzione.
Le modalità
difensive ed espressive che l’individuo ha attuato nel
corso del suo sviluppo e che ne costituiscono il carattere,
si manifestano sia a livello psicoemotivo (nell’espressione
delle emozioni e nei comportamenti), che a livello fisico
(nella struttura del viso e del corpo), che attraverso
le posture e i movimenti.
Sulla costituzione
corporea geneticamente determinata, che forma la componente
ereditaria, vengono infatti a sovrapporsi le difese
caratteriali, in funzione delle esperienze di vita,
diverse per ogni individuo, che influiscono in modo
determinante sulla struttura del corpo e sul suo atteggiamento;
i conflitti emotivi vengono somatizzati sotto forma
di blocchi energetici a livello dei diversi distretti
corporei.
Costituzione
e carattere si plasmano per ognuno in modo diverso e
unico. E’ tuttavia possibile ricondurre questa molteplicità
di elementi a cinque modelli bioenergetici, dalla cui
evoluzione sono sorte cinque tipologie e le loro varianti.
Partendo
infatti dall’analisi bioenergetica, che ha identificato
alcune tipologie caratteriali di base, c’è stata una
evoluzione che ha integrato e ampliato gli aspetti presi
in esame nella lettura del corpo e nell’analisi del
carattere. In particolare la ricerca si è orientata
a stabilire una connessione tra gli studi fisiognomici
del viso e gli aspetti energetici del corpo, creando
una sintesi rappresentata dalla "Psicofisionomia
integrata viso, corpo e carattere".
L’aspetto
morfologico del viso non va visto in modo disgiunto
dal corpo. Infatti non dobbiamo dimenticare l’unità
funzionale psicosomatica del viso, del corpo e del carattere:
i lineamenti del viso e la sua mimica, il corpo, i suoi
gesti, l’andatura, la respirazione, tutto parla, tutto
ci fornisce informazioni complementari sul vissuto di
ogni persona.
Inquadrando
una persona all’interno di una tipologia, in funzione
dei suoi vissuti, del suo corpo, del suo viso e del
suo carattere, è possibile formulare una utile griglia
psicosomatica di riferimento. Ogni tipologia rappresenta
la sintesi di un comportamento (carattere) e di un corpo.
Occorre
sottolineare che non esistono tipologie "pure":
ognuno di noi possiede quasi sicuramente una tipologia
mista, con una prevalenza più spiccata di un tipo o
dell’altro; ma mettendo in relazione questi aspetti,
il viso con il corpo, l’espressione con i gesti e gli
atteggiamenti, si può effettuare un’ipotesi sulle tendenze
caratteriali della persona.
Per quanto
riguarda la terminologia scelta per definire ogni tipologia,
è stata individuata, ai fini della chiarezza, una doppia
definizione: una più somatica, che cioè fa riferimento
alle caratteristiche fondamentali del corpo, l’altra
più psicologica, che si riferisce all’aspetto
psicoemotivo.
S.P.I.
SOCIETA’ DI PSICOFISIONOMIA INTEGRATA VISO - CORPO –
CARATTERE
La S.P.I.
fondata da Francesco Padrini e Domenico Esile nel 1998
è un’associazione culturale e scientifica senza fini
di lucro, che si propone di promuovere e incrementare
lo studio, la sperimentazione e lo sviluppo e la diffusione
della psicofisionomia integrata all’aspetto corporeo,
psicologico e caratteriale della totalità dell’individuo,
per la formulazione di ipotesi diagnostiche rivolte
allo studio e alla cura della salute psicofisica della
persona.
Attività
svolte dalla S.P.I.
- Corsi di formazione
sul linguaggio del viso e del corpo rivolti a chi
desidera progredire nella propria crescita personale
e a coloro che svolgono attività professionali nell’ambito
educativo, commerciale, psicologico.
- Consulenze aziendali
soprattutto per ottimizzare i ruoli all’interno
della azienda
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